“Urgono 251 milioni di dollari per garantire ai bambini in Nigeria, Somalia, Sud Sudan e Yemencibo, acqua, cure mediche, istruzionee protezione fino alla fine dellanno”, è laccorato appello lanciato dallUnicef: sono purtroppo milioni i bambini che, in differenti regioni del Nord-est (Nigeria, Somalia, Sud Sudan,e Yemen) rischiano di morire. Tuttavia, a voler trovare un aspetto positivo rispetto a questa drammatica situazione, spiega ancora lUnicef, “la buona notizia della fine delle condizioni di carestia in Sud Sudan, questa settimana, non deve distogliere lattenzione dalle gravi condizioni di insicurezza alimentare che continuano a mettere a rischio le vite di milioni di bambini”. Ed a proposito del Sud Sudan, afferma il direttore dellUnicef per i programmi di emergenza, Manuel Fontaine, “Non cè tempo per compiacersi – dice -. Anche se la carestia è stata arrestata in Sud Sudan, le vite di milioni di bambini sono ancora appese a un filo. La crisi non è ancora finita e dobbiamo continuare a incrementare i nostri interventi di risposta e a insistere per un accesso umanitario senza restrizioni, altrimenti i progressi fatti potrebbero rapidamente andare perduti”. Altra regione, altri problemi: “Nel nord-est della Nigeria leviolenze diBoko Haramcontinuano a causare sfollamenti della popolazione di massa, limitano le attività economiche e restringono i normali mezzi di sostentamento. Circa 5,2 milioni di persone sono ancora esposte a un rischio grave di insicurezza alimentare e questanno 450.000 bambini potrebbero soffrire di malnutrizione acuta grave. Linizio della stagione delle piogge complicherà ulteriormente le operazioni di risposta umanitaria, perché il deterioramento delle strade e le inondazioni renderanno le popolazioni più difficili da raggiungere e aumenteranno il rischio di malattie trasmissibili attraverso lacqua”. Quindi lUnicef si sposta in un luogo altrettanto ostico: “In Somalia, una fragile popolazione, già colpita da decenni di conflitto, è stata ulteriormente esposta aprolungate condizioni di siccità. Si stima che nel 2017 fino a 275.000 bambini saranno colpiti da malnutrizione acuta grave e avranno una probabilità 9 volte maggiore di morire per malattie killer come colera, diarrea acquosa acuta e morbillo, che si stanno diffondendo nel Paese. In Sud Sudan spiegano ancora gli operatori umanitari – il numero di persone costrette a cercare cibo sufficiente ogni giorno è arrivato a 6 milioni, il livello più alto di insicurezza alimentare mai registrato nel paese. Questanno, circa 276.000 bambini potrebbero risultare gravemente malnutriti, con bisogno immediato di aiuti salva vita”. Infine, sempre in questo inquietante quadro dove si lotta quotidianamente contro la morte, “in Yemen, dove si stima che circa 400.000 bambini siano gravemente malnutriti, unepidemia di colera senza precedenti, con oltre 175.000 casi sospetti e oltre 1.000 morti fino ad oggi, ha reso più complicate le operazioni umanitarie di risposta in corso. Alcuni dei bambini che si sono ammalati o che sono morti per colera, già soffrivano di malnutrizione, che ha indebolito il loro sistema immunitario. Il sistema sanitario è quasi al collasso afferma lUnicef – gli ospedali e i centri per le cure sono in difficoltà e le medicine e le forniture mediche stanno finendo rapidamente”.
M.